The Art of Abstraction
l'attitudine creativa, della corretta definizione di hacker, è insita nel termine stesso, che presuppone una vitalità espressa dal rifiuto delle regole imposte dall'alto e la capacità di reinventare il reale attraverso soluzioni inedite. l'obbiettivo è riscattare la concezione di hacker fuori dalle logiche di propaganda dei mass media, restituendogli il significato che gli compete, ossia quello di creatore indipendente di conoscenza e consapevolezza.
dopo aver simulato la cosa nella tua testa, metterai in crescita nel tuo imagoreattore immaginale, un ceppo di videosequenze modificate e create nel modo opportuno, e dopo qualche giorno avrai abbastanza spezzoni video per fare un test; inizierai a vedere le relazioni tra le sequenze, ad immaginare le sincronie audio/video, per poi preconizzare il futuro;
il tuo viaggio solitario, prosegue lungo strade d'asfalto deserte, tra città buie e abbandonate, in sella al tuo roboante cavallo di metallo. una skinsuit nera ti protegge e un casco integrale da motociclista, nasconde occhi verdi e rabbiosi, acuti e irrequieti, che sembrano sfidare e schernire al contempo; la katana gbe è dietro la schiena, la pistola gravitonica al tuo fianco; i capelli lunghi e corvini ti ricadono sulle spalle e sul petto;
abbandoni l'ennesimo quartiere metropolitano per addentrarti in una zona periferica perlopiù occupata da impenetrabili boschi gelidi di metallo. fermi la moto e ti giri a guardare l'enorme panda antropomorfo; li vicino, sul marciapiede, ti attende una montagna di peli e pulci, alta più di due metri; mangia olive da un sacchetto e ha un lungo bastone da combattimento, in una custodia, che porta a tracolla; quella strana risata monosillabica ti accoglie. "ah!"
"augh! grossa montagna di peli" dici.
"ti stavo aspettando, sai che non avrei mai potuto perdermela questa" ti risponde il chimerico.
"è quello il castello?" domandi, indicando un'oscura rocca.
"quella è la fortezza di lord devil, il potente signore del bosco nero" dice puck.
"è il castello che gli elettropescatori chiamano il castello del diavolo" mormori.
"un'altra avventura folle e temeraria per i blam punk e puck non si tirerà certo indietro! ah!" dice il pandoide.
"all'interno del castello, potrebbe esserci un punto di accesso alla netsfera. così dicono i nostri informatori. abbiamo il terminale sintetico e il virus cibernetico. se riusciamo ad accedere ai livelli central nexus, possiamo deluciferare la netsfera. è l'unico modo per fermare questa follia. in ogni caso dobbiamo prima riuscire a entrare" sei serio e determinato.
il dna di un virus cibernetico psicoattivo, come lo snowcrash, non può costruire altri virus, bensì produce enzimi che a loro volta sintetizzano sostanze chimiche normalmente presenti, aumentando il livello di coscienza controllato dai neuroni infettati. un hacker dell'astrazione, attraverso un virus cibernetico psicoattivo, può arrivare ad eccitare una particolare gestalt della coscienza per generare effetti sociali a tendere imprevedibili;
progettare un virus cibernetico psicoattivo è una cosa di un ordine di complessità molto elevato; l'essenza del lavoro dell'hacker dell'astrazione è l'arte di alterare i significati delle sequenze video, accostando quest'ultime a sequenze che derivano da opere diverse e inserendole, quindi, in altri contesti semantici; il tutto con l'intento di raccontare una nuova storia; i frammenti video monocolisti sono come esche per un fader assuefatto al flusso visivo della silicon life society;
lasci la moto all'interno di un vicolo li vicino e attivi i sistemi di sicurezza; puck ti precede lungo il sentiero che in salita, si addentra nel sottobosco di metallo, verso il castello. il sentiero è pieno di curve e tornanti. quelle che sembrano enormi felci, sono costrutti di silicio che fanno apparire tutto tetro e primordiale. è solo un'altra imitazione artificiale malriuscita dell'organico e del naturale. vi trovate in una zona periferica della città di noise, anche'essa contaminata dalla follia tecnologica dei costruttori e dalle deformazioni di silicio con cui, la silicon life society, appesta l'intera megastruttura.
possenti e mostruosi alberi di metallo, le cui cime sono perse in una fitta coltre oscura e grigia, lasciano filtrare solo una tenue luce morente e artificiale. i tronchi sono innaturalmente vicini l'uno all'altro e il bosco nero è avvolto in un silenzio tombale riempito dai ronzii sintetici della città-labirinto.
sapete che le safeguard a protezione del castello sono spietate e organizzate, e che l'antico fabbricato è difficile da esplorare. l'interno del castello è stato presubilmente ristruttorato in tempi recenti. avete solo una mappa sommaria, ricostruita sul sentito dire e su informazioni di seconda mano. sembra che il posto sia una sorta di labirinto impenetrabile. se sei abbastanza ricco, puoi costruirti qualsiasi tipo di manicomio illusorio, in cui vivere o pensare di vivere.
mille volte credete di essere giunti presso il castello, ma ogni volta l'edificio si staglia alto sopra le fronde metalliche, come se tentasse di svettare al di sopra del mondo. gli alberi-antenna sono immobili, come un gruppo di persone in lutto. il rumore dei vostri passi, in relazione al vuoto sonoro, è forte e quasi snervante. fasci di luce sintetica penetrano nel sottobosco, attraversando la nebbia, per rendere il tutto spettrale ed irreale. arrivate in vista del castello. tra i colossi di metallo al lato del sentiero un essere attende in silenzio. ti accorgi subito che c'è qualcosa che non va. è un essere artificiale, immobile. vi avvicinate con circospezione. si tratta di un autoreiv abbandonato. ha delle sbarre di ferro conficcate nel corpo, come se fosse stato torturato.
"un autoreiv brutalizzato e incatenato" mormori. è in avanzato stato di abbandono. dei fili di metallo lo o la tengono in piedi.
"non capisco questo accanimento nei confronti di un semplice robot; è stato anche accecato" aggiunge puck.
"mi è incomprensibile la follia di certe menti" rispondi.
voltate le spalle all'automata e procedete lungo il sentiero, che si snoda verso il castello.
l'arte dell'astrazione, è certamente una delle caratteristiche storiche degli hacker, che l'hanno sempre applicata a situazioni diverse, non limitandola al solo ambito dei network informatici.
uno degli stratagemmi mentali che usi per entrare in hacking mode profondo, necessario per elaborare certe complesse sintesi, è quello di immaginare te stesso, come il protagonista della storia videomusicale e non che stai componendo; questa storia l'hai già vissuta o la stai per vivere nel prossimo futuro, in alcuni casi la stai vivendo nel momento presente, proprio nel momento stesso in cui la stai creando;
il fabbricato, è coperto in parte di mase e in altri punti è pericolante. sembra sull'orlo della rovina, come in procinto di perdere la sua forma originaria, per fondersi nuovamente con la roccia. un antico castello senza anima. spesso le creature di silicio occupano antiche costruzioni, e a dispetto delle loro avanzate tecnologie, ne preservano la forma esterna, subendo presumibilmente, una notevole fascinazione dal passato e dal decadente. all'interno di queste roccaforti e di questi inquietanti castelli si trovano poi, bizzarre e perverse ristrutturazioni tecnologiche che mostrano tutta l'oscurità delle loro menti.
lord devil, è una creatura di silicio, e nella città di noise, come in tutto il livello 71337, non puoi avere poteri economici o politici senza scendere a patti con lui e con la silicon life society.
la sintesi organica videomusicale, è un'arte dell'astrazione che ricorda l'alchimia medioevale, se non altro perchè tutte le operazioni devono essere compiute con un approccio preciso assai simile a quello di un rituale, e a volte per motivi troppo complicati per poterli capire a fondo.
ti sei chiesto più volte, se scambieresti mai la tua vita per una vita più convenzionale, meno problematica ed isolata, quindi meno magica e meno speciale della tua, e ti sei sempre risposto che..
sei akira basho e sei un hacker dell'astrazione;
"differenza tra hacker e criminale informatico:
la differenza tra “hacker” e “criminale informatico” è importante da capire prima di addentrarci a comprendere le differenze tra le tipologie di crimini informatici. in generale, un hacker è una persona che vuole superare gli ostacoli con intelletto, arte e ingegno, spesso motivato da uno scopo etico e quindi migliorare le tecnologie con la quale si cimenta. l’hacker, quindi, può essere considerato un innovatore. l’hacking, in questo senso, è presente in tutte le discipline, non solo nell’ambito informatico. ad esempio, un hacker può essere un artista che utilizza materiali non convenzionali per creare opere d’arte, o un ingegnere che inventa nuovi modi per risolvere problemi tecnici o un musicista che crea un nuovo strumento per generare nuove melodie. il criminale informatico invece è un hacker che utilizza queste capacità per commettere reati, spesso a scopo di lucro."