Lo stregone che trasforma gli uomini in budini marroni maleodoranti
la luce fluorescente al neon del cartello "hungry bug" tremola irregolarmente sotto la pioggia tossica. le gocce scivolano sulla finestra appannata, creando un mosaico di ombre liquide all'interno del locale. la cucina di nikaido emette il familiare sfrigolio di gyoza che cuociono; un suono rassicurante in un mondo pieno di orrore.
seduti a un tavolo pieno di piatti vuoti e bottiglie di birra rancida, akira hackerman e boro discutono animatamente. akira indossa la sua muta da sub antisqualo, resa ancora più grottesca dalla maschera da snorkeling con filtro antismog incorporato. davanti a lui, boro tamburella con la sua mazza da baseball su un piatto vuoto, la maschera antigas bianca con orecchie da coniglio copre gran parte della sua testa lucertolesca. ogni tanto, uno sbuffo metallico accompagna il suo respiro, aggiungendo un tocco inquietante alla conversazione.
nikaido, con una bandana legata sui capelli e un grembiule ormai grigio per la fuliggine, mescola con maestria la padella. non si unisce alla discussione, ma la sua presenza calma sembra evitare che i due degenerino in una vera e propria lite.
"dico che bisogna usare il vecchio centro commerciale," insiste akira, il tono un po' ovattato dalla maschera. "è pieno di corridoi stretti e soffitti bassi. è perfetto per una trappola!"
boro scuote la testa. "e tu come pensi di portarci dentro quel bastardo? ti aspetti che segua le briciole come un dannato pollicino?" la sua voce è bassa, quasi un ringhio, e la mazza colpisce il tavolo con un colpo sordo. "quello stregone sta trasformando le persone in… in…"
"masse amorfe marroni maleodoranti. l'ho visto io stesso," interrompe akira, gesticolando con enfasi. "sembrano budini andati a male. è disgustoso."
"non me lo ricordare," brontola boro. "ma resta il fatto che non possiamo semplicemente sperare che caschi nella trappola. serve un'esca."
nikaido, fino a quel momento silenziosa, posa il cucchiaio e si volta verso di loro. "avete finito di fare teatro? mi è venuto un gran mal di testa con il vostro chiasso."
entrambi si zittiscono per un momento, quasi intimiditi.
"se volete attirarlo nel centro commerciale," continua lei, "serve qualcosa che gli interessi. qualcosa che non possa ignorare. magari... una cavia umana che sembri più interessante per lui."
"no," risponde akira secco, alzando una mano. "non metto in pericolo nessuno dei nostri. neanche un volontario."
boro sbuffa. "e che proponi, supereroe? ti metti un fiocco in testa e gli dici che c'è un regalo per lui?"
"l'esca non deve mica per forza essere li veramente..." aggiunge nikaido.
akira li ignora, pensando intensamente. poi, lentamente, una luce si accende nei suoi occhi. ". dobbiamo fabbricare qualcosa, qualcosa che lo attiri."
"interessante," interviene nikaido ironica, tornando ai suoi gyoza. "ma meglio che decidiate in fretta. ho sentito dire che le vittime aumentano di giorno in giorno. si sta divertendo troppo... il porco."
akira si alza di scatto, il gesto quasi eroico rovinato dal suono gorgogliante della sua pancia vuota. "creeremo un falso laboratorio scientifico nel centro commerciale! lo riempiremo di attrezzature e oggetti strani, alambicchi e fornelli, monitor e tech di ogni sorta."
boro lo osserva, la testa inclinata. "e chi lo costruisce, genio? io? nikaido? abbiamo giusto quattro pezzi di ferraglia e una bombola di gas."
"ci penso io," ribatte akira. "ho contatti tra i trafficanti di rottami. posso procurarmi delle cose che sembrino... ehm, credibili."
mentre akira e boro discutono, nikaido interviene con una proposta pratica:
" lo stregone deve crederci davvero. dobbiamo... spargere la voce... e aggiungere qualcosa di più attraente..."
akira si ferma, inclinando la testa. "tipo...?"
nikaido sorride, mescolando i gyoza in padella. "i pettegolezzi corrono veloci a bog. specialmente nei mercati neri e tra i trafficanti. se facciamo trapelare che c'è un nuovo misterioso scienziato umano, che ne so, un certo professor blake, che starebbe sviluppando un dispositivo capace di neutralizzare il fumo degli stregoni, rendendo le loro magie inefficaci... la "base" di questo scienziato sarebbe proprio nel vecchio centro commerciale abbandonato, un luogo abbastanza remoto da sembrare plausibile."
boro annuisce lentamente. "non male, ma chi si occupa di spargere la voce? di certo non io. la mia faccia è troppo..."
"troppo mostruosa ahah! ci penso io," ribatte akira. "conosco un paio di informatori. e poi… i rottamari che frequento amano queste storie. basterà poco, e presto il quartiere intero parlerà di questo scienziato."
boro resta in silenzio per un lungo momento, poi annuisce lentamente. "non è male. ma dobbiamo fare attenzione. se capisce che è una trappola, ci ridurrà in quelle... masse di budino puzzolente."
akira sorride dietro la maschera. "per questo ci siete te e la tua mazza da baseball!"
"perfetto," conclude nikaido, sistemando i gyoza su un piatto. "ora toglietevi quelle maschere e mangiate qualcosa e smettetela di fare casino. se morirete, voglio che almeno l’ultima cosa che ricordiate sia quanto erano buoni i miei gyoza."
la pioggia tossica continua a martellare le strade di bog mentre i tre si dividono i compiti. akira si dirige verso un mercato di rottami, boro rimane a testare trappole di vario tipo mentre nikaido allena le forme del wing chun e prepara provviste per la missione.
ma sotto l'apparente leggerezza del momento, una tensione cresce. lo stregone è lì fuori, pronto a trasformare altri innocenti in orrori maleodoranti. e il centro commerciale li aspetta, un palcoscenico pronto a ospitare uno scontro esplosivo tra umani e magia oscura.
l’aria di bog è velenosa, ma questa notte il veleno sarà restituito al mittente.