Man in the Mirror
oggi registriamo un picco di radioattività anomalo, vicino al reattore danneggiato; normalmente il livello di radioattività rilevato è circa 3 microsievert all'ora. oggi il livello è balzato a 73 microsv/ora;
"ciò che facciamo è un autoritratto. ciò che crei, che hai creato, può somigliare a un gigantesco cyber labirinto di metallo, a un grosso panda antropomorfo oppure a un castello fantasma; ma la composizione, le parole, le immagini, la tecnica, sei sempre te. persino il motivo che ti spinge a scegliere una particolare scena o sequenza di immagini, sei te; l'unica cosa che un artista può fare è descrivere la sua faccia"
ogni cosa è un autoritratto.
ogni cosa è un diario.
la città-labirinto è come un deserto di metallo; è una realtà predatoria; della città-labirinto, conosci tutte le insidie, i suoi miraggi, i suoi trabocchetti e le sue trappole mortali, perchè sei te, o meglio, nello specifico, sei te intrappolato in una realtà esistenziale che la città-labirinto rappresenta metaforicamente. ciononostante, ti muovi al suo interno con circospezione: la città ti riserva sempre nuove sorprese. quella zona in particolare. la zona morta del livello 71337;
una volta sei sfuggito alla morte per un niente, balzando indietro una frazione di secondo prima che un getto di energia, sprizzato all'improvviso, inondasse il condotto, con una fiumana bollente. hai segnato sulla mappa quel punto e almeno altri cinquanta, ma lo sai.. sono molti di più. per non parlare delle feroci creature che abitano il livello 71337 : dalle infide creature di silicio alle spietate safeguard che si materializzano all'improvviso, ai giganteschi insetti mutati dalle radiazioni emesse da qualche generatore di energia danneggiato; per non parlare delle torri sentinella e della conversione della struttura sempre pronte a rilevarti come clandestino;
"sei condannato a essere te stesso. sei libero di raffigurare ciò che vuoi, dal momento che raffigurerai sempre te stesso; i dettagli sembrano inutili, ma rimangono tali finché non sei te a collegarli tutti insieme."
pensi che quelle voci ti giungano attraverso onde radio, su una particolare frequenza che il tuo sensorium può captare; per tutta la vita hai vissuto in un bagno sensoriale, tra segnali acustici e elettromagnetici. pensare che arrivino dallo spazio esterno, è magari impreciso; forse il tuo spazio interno è un'unica cosa, con quello esterno;
dal rivelatore di massa del tuo sensorium scaturisce un suono acuto. l'apparecchio capta l'energia termica emessa da un essere di più di cinquecento kg. il sensorium del casco, è programmato per esplorare tre fasce, e ora sta scandagliando la prima: da insetti di piccole/medie dimensioni e animali da cibo in su. quindi allerta anche in prossimità di grossi bestioni.
forse un insetto gigante, un costruttore errante, o una safeguard di livello superiore a caccia di clandestini;
col tacco dell'anfibio sinistro, tasti il muro che ti sta alle spalle, per assicurarti che non si spalanchi all'improvviso per ingoiarti; è solido. bene. indietreggi fino a toccare la pietra fredda e liscia. appoggi un ginocchio sul selciato e prendi la mira. il rivelatore di massa continua a sibilare, indicando che l'essere è sempre più vicino; il suono si fa sempre più forte mentre il sensorium, nello spazio visivo, ti indica una direzione; il gemito del rivelatore raggiunge la massima intensità. il terreno trema, un rumore assordante ingoia lentamente il silenzio ronzante della città-labirinto;
un carapace di silicio, un corpo oblungo e gigantesco; macchie chiare in posizione pseudodorsale, macchie a forma di.. occhio, lungo la linea spiracolare. un enorme larva cyborg di un lepidottero; in parte in aria, in parte strisciante, il tronco termina in un viso dalle fattezze umane. una specie di gigantesca maschera di ceramica bianca si sovrappone ad un cranio scarnificato, inespressiva, senza più occhi. l'essere ti sovrasta, ti fa sentire un insetto. ti senti un insetto difronte a un insetto gigante: pensi sia ironico e al contempo crudele; parti di carapace che si allungano verso l'esterno, come pericolosi spuntoni. denti aguzzi, ghignano, desiderosi di sbranare e fare a pezzi r-human; estirpare la carne dalla vita; anche dalla vita degli insetti; la follia della silicon life society;
"persino questo orrore è una parte di te; la città, la pistola gbe, la scelta di settare l'emettitore gravitazionale alla massima potenza, ogni cosa sei te, e sei sempre te, la scelta, oggi, di essere il predatore o la preda;"
"il compito di un artista è quello di prestare attenzione; perché ogni cosa è importante. ogni dettaglio. solo che non sappiamo perché, non ancora."
ogni cosa è un autoritratto.
ogni cosa è un diario.
il diario di un terroartista;