180 Seconds
180 secondi, 3 minuti della tua vita, quante cose si possono fare in 180 secondi? quante creature di silicio puoi annientare, quante safeguard? quanti puppet puoi eliminare?
l'onda d'urto dell'esplosione ti scaglia a terra mentre quello che resta della sala comandi crolla in una scintillante pioggia di metallo e megaplast;
il puppet è ridotto a una poltiglia annerita e rossastra, vibrante ma ormai inerme; il sensorium ti invia l'aggiornamento; 55% di presenza puppet, 38% di presenza gauna;è un virus evoluto; una variante del 6s6, ora capace di infettare ospiti organici per bioingegnerizzarli e renderli sempre più efficienti e manipolabili. la mutazione avviene in poche ore. i puppet hanno una forma vagamente umanoide. sono costituiti di materiale tecno-organico rosastro costellato di bulbi oculari luminescenti. la testa è occupata da gigantesche fauci, il corpo è ampio e bestiale. le braccia sono grandi rispetto alle gambe, cosa che rende un puppet più simile a una grossa scimmia, che a un r-human. la placenta è viscida, appiccicosa, mutante e piena di bolle. piena di occhi;
la placenta del gauna, la placenta che infesta la città-labirintò; è sempre la stessa; la materializzazione dell'i.a. lucifer nella realtà di base;
il mondo è cambiato, e con lui tutti quelli che ci vivevano. adesso è a pezzi... non che i pezzi non ti piacciano, anzi, rimontare, assemblare e costruire è la tua specialità, ma i pezzi sono frammenti di qualcosa di perfetto che non c'è più. i pezzi li osservi, deboli, spaventati e nel migliore dei casi, inconsapevoli. gli r-human, pezzi di una umanità alla deriva, in attesa di essere riassemblata in qualcosa di nuovo.
l'autorità governante ti ha creato per difendere quel poco che resta di quella umanità. ti piacciono gli umani, sono gracili e deboli ma allo stesso tempo forti e tenaci. ti piace il tuo lato umano, te lo tieni stretto perché sai che è l'unica parte di te che non puoi riparare.
quante cose si possono fare in 3 minuti? 180 secondi, il tempo che rimane prima che la fornace gravitazionale esploda cancellando tutto il settore in cui ti trovi, in una tempesta di anomalie spazio-temporali;
155 secondi, segui il corridoio 137 come indicato dal sensorium; hai l'impressione di scendere nelle viscere dell'inferno e l'istinto ti dice che non ti stai allontanando dal reattore; ma quando devi muoverti in un bad sector della zona morta, se devi scegliere di chi fidarti, tra te stesso e un gauna, non hai alcun dubbio.
ricevi l'allarme dal sensorium, e per un attimo la proiezione sul visore della mappa del settore ti costringe a rallentare il passo. i puppet si avvicinano con un'inquietante formazione a tenaglia. non sanno che svolterai alla prossima intersezione; "niente cena oggi, bastardi". il tuo attimo di gloria dura ben poco e qualcosa ti afferra la gamba. cadi, e vieni trascinato indietro. 134 secondi. "cazzo!"
la mano artigliata del puppet si stringe intorno alla tua gamba; senti gli artigli penetrare oltre la skinsuit; estrai la katana gbe e colpisci esplodendo energia gravitazionale a bassa intensità; tutto nel raggio d'azione viene tranciato: l'arto del puppet, la sua testa, il vecchio automata fuori servizio riverso lungo la parete, e di striscio anche parte del tuo piede destro, stringi i denti per non urlare; ti inietti lo stabilizzatore, il dolore passa in pochi secondi, ti rialzi, puoi camminare, poco male;
il corridoio si riempie di ululati, gracchianti e inumani. manovra a tenaglia perfettamente riuscita. 115 secondi. segui il battito, uno, due, tre, manipoli la realtà di base e apri un passaggio nel soffitto del corridoio.
90 secondi, sei in un'altra sala comandi, premi un pulsante, tiri giù una leva, non lo sai cosa stai facendo; o meglio una parte di te lo sa; quella più istintiva, quella più connessa; le porte dell'ascensore si aprono. il sensorium ti invia il segnale d'allarme; troppo tardi, 3 puppet fanno irruzione nella sala;
uno dei senza testa ti travolge in un attimo, ti squarcia una spalla con facilità e il dolore esplode nel tuo corpo, cerchi di concentrarti sul battito, uno, due, tre, pieghi il pavimento e lo usi per staccarti il puppet di dosso, scagliandolo a qualche metro di distanza. il dolore ti sovrasta, cadi in ginocchio; "che fine del cazzo" pensi; ma è solo un attimo;
60 secondi, un minuto della tua vita, quante cose si possono fare in un minuto? poche, ma una la ricordi bene, ed è la tua preferita, far esplodere la testa a una creatura di silicio o a qualche mutato di lucifer, come un puppet; stringi i denti, estrai la pistola gbe e spari 3 proiettili di energia gravitazionale con spietata precisione nelle grosse fauci dei mostri, che si accasciano al suolo, tra urla disumane e caotiche;
40 secondi. meno di un minuto della tua vita, quante cose puoi fare in 40 secondi? di sicuro non prendere un elevatore per abbandonare un settore che sta per esplodere; di tutto il resto te ne frega ben poco.
il sensorium ti invia la scansione sensoriale, 0% di presenza puppet, 87% di presenza gauna : sta arrivando il bestione; il papà dei puppet, ed è molto arrabbiato; 34 secondi prima della fine.
con l'emettitore gravitazionale, decidi di aprire un buco nella parete ovest, e l'aria calda del tunnel di areazione investe la sala di carico. ora ricordi, hai modificato i settaggi dello scarico dell'aria che ti sparerà a cento chilometri orari fuori dal settore. in un altro momento lo avresti considerato uno stupido modo per morire. adesso lo vedi come un modo più originale per non essere fagocitato da un gauna. ululati lungo i corridoi di accesso. ti infili nel condotto;
quanti secondi mancano? hai perso il conto. non vedi niente, l'aria è troppo forte e hai perso troppo sangue. una luce? non senti niente, non riesci neanche a muoverti. vetri in frantumi, un boato. il reattore? poi tutto è luce e l'aria smette di soffiare. apri gli occhi e la vedi.
è una luna artificiale, vedi il cielo di metallo. sei fuori. ti guardi intorno: la città-labirinto ti circonda, spettrale ed elettronica, mentre sotto di te,
c'è un inferno di fiamme.