I Decoder
dove ci trovavamo non avrei saputo dirlo, nel centro di detenzione di un astronave che viaggiava senza meta nello spazio, nelle profondità più recondite del pianeta terra, in una stazione orbitante intorno a uno dei satelliti di giove o forse in una simulazione virtuale iper-realistica in cui, come simulacri disperati, ci muovevamo cercando una spiegazione a questa follia;
"dove si trova bash?" disse puck rivolgendosi a reyna
"è li dietro, credo stia pregando" rispose l'esploratore brizzolato, indicando alcune rovine metalliche;
"lui e le sue inutili preghiere! mi chiedo cosa stia aspettando.." il chimerico pandoide sembrava impaziente "dobbiamo entrare.."
passarono alcuni minuti, poi akira comparve; i lunghi capelli neri fuoriscivano ribelli da sotto il casco; la pistola gbe agganciata in vita, la katana legata dietro le spalle;
"beh? cosa stiamo aspettando?" disse ironico bash guardando verso l'entrata di quella specie di fortino, o quello che rimaneva del fortino;
l'antica costruzione era infatti stata avvolta e inglobata in una sorta di materia organica rosa, fluorescente e pulsante; sembrava materia carnosa e venosa di qualche gigantesco e alieno essere senziente; l'ingresso del fortino era ormai diventato una sorta di budello vivente e bash e i suoi amici del collettivo decoder, avrebbero dovuto infilarcisi dentro e affrontare l'ignoto; radical ed, li vicino, era immerso in uno dei suoi trip cibernetici; vagava nella criptosfera utilizzando speciali tecno-occhiali come visori per le sue cyber-scorribbande; durante queste infinite scorrerie, rideva e giocava, in perenne esplorazione realtime oltre possibilità non ordinarie; snake tarava il mirino del suo amato fucile e affilava il filo del coltello;
un'altra delle strane visioni del chimerico; a suo dire... avrebbero trovato qualcosa all'interno del fortino; un oggetto, bizzarro e alieno, necessario, secondo l'enorme panda, per poter riuscire successivamente ad accedere a una delle zone rosse di contenimento dell'infezione; istituite decenni prima, dalla silicon life society, attraverso la ceu, l'unità di esecuzione obbligatoria dell'impero di silicio, le zone rosse dividevano e occupavano gran parte del livello 71337 della città; secondo le ultime informazioni pervenute alla ribellione, in questa zona rossa, quella del castello delle ombre, avrebbero probabilmente potuto trovare, una ragazza adattata al virus 6s6; erano stati avvistati, infatti, centinaia di droni immobili, rivolti tutti nella stessa direzione, quella del castello; gli r-human dronificati, che non erano stati convertiti alla vita di silicio dal virus 6s6, nè vi si erano adattati, erano in gran parte bloccati dalle secolari mura di cinta di quell'antica costruzione; non si sapeva ancora perchè, ma i droni erano attratti dai rarissimi esseri umani adattati all'infezione; anche la ribellione era interessata agli adattati; per arrivare prima della silicon life society e salvarli da morte certa; ovviamente, c'era anche da svelare il mistero del loro adattamento;
i decoder, anche questa volta, avrebbero dovuto fidarsi dell'ennesimo trip mentale del grosso e peloso panda e affrontare l'ennesima situazione pericolosa;
bash si era messo alla testa del drappello, fiancheggiato da snake e seguito in ordine da puck, reyna e radical ed; reyna sorvegliava puck personalmente, non si fidava di quell'enorme ammasso bianco e nero di peli e pulci, nè delle sue strampalate visioni; tutti avanzavano con estrema prudenza, per eventualmente, non farsi scorgere, da chi poteva nascondersi in quello strano fortino; superarono un piccolo ponticello traballante di metallo, per trovarsi molto vicini all'ingresso della struttura; la materia organica fluorescente e pulsante, diffondeva quella tenue e bizzarra luce rosa colorando ovunque, l'oscurità circostante e metallica della città;
il merlo nero estrasse la katana gbe, che aveva, legata, dietro le spalle; la lama scintillò, lievemente rossastra; il led bianco del gbe, all'estremità dell'elsa della splendida arma, era spento; quella katana con la modalità gbe attivata (emettitore di energia gravitazionale) poteva tirare giù interi edifici con un solo colpo e quindi, essere molto pericolosa all'interno di strutture e/o in ambienti chiusi come il budello carnoso, che il gruppo si apprestava a percorrere; il pavimento del budello era appiccicoso; lo percorsero per diverse decine di metri, avvolti dalla luminescenza rosa di quella strana carne che pulsava come fosse viva; poi entrarono in un'immensa sala; la materia organica rosa e venosa ricopriva tutta la struttura del fortino e all'interno di quella enorme stanza, sembrava di essere dentro le interiora di qualche gigantesco e mostruoso organo vivente;
le strutture e i fabbricati di alcune zone del livello 71337 e probabilmente dei livelli dell'intera città, furono deformate e ricoperte da questa materia organica e a volte traformate, nella forma, dal blob fluorescente rosso-rosa-violaceo di polimero a fase invertita, pochi giorni dopo l'esplosione dei primi focolai del virus 6s6; alcuni dicevano che il blob fluorescente fosse di origine aliena, e fosse qualcosa di vivente, raggiunto dall'espansione della città nei millenni e millenni di costruzione fuori controllo da parte dei costruttori; altri che fosse una delle tante diavolerie dell'impero; sull'origine invece di quella materia organica rosa e appiccicosa non vi erano ipotesi credibili;
tutto era iniziato decenni prima all'improvviso e in poco tempo, era divenuto realtà; in diverse zone del livello 71337 scoppiarono virulenti focolai di 6s6 che contagiarono centinaia di esseri umani reingegnerizzati; si pensava che il virus fosse arrivato tramite gli allevamenti di lucci e carpe reingegnerizzate dei villaggi degli elettropescatori; che i lucci e le carpe avessero infettato gli r-human e poi da li, il 6s6 si fosse diffuso per mutare infinite volte passando da r-human a r-human; le zone dei focolai erano diventate zone rosse e la ceu sotto la direzione della data recovery foundation aveva dato il via al contenimento forzato e alle quarantene;
pochi però, ancora credevano alla storia degli allevamenti; erano state le spore... bombe di spore virulente lanciate nei villaggi e sulle metropoli, dall'impero di silicio stesso; erano spore che agivano in prevalenza sulla mente, scatenavano panico e paura per portare poi, i malcapitati, in poco tempo, alla conversione alla vita di silicio o nel peggiore dei casi alla dronificazione : una sorta di zombificazione irreversibile; alcuni esseri umani sembravano o erano immuni, altri invece, rarissimi, si adattavano, sviluppando speciali poteri paranormali;
mesi dopo i primi contagi, la silicon life society aveva imposto una vaccinazione obbligatoria a tutti gli r-human dei villaggi e della città, ufficialmente per contrastare la diffusione del virus 6s6; ma la data recovery foundation mentiva, il subdolo scopo della silicon life society era accellerare il processo di conversione; volevano estirpare la carne dalla vita e trasformare ogni essere r-human, in una cretura di silicio, asservita all'occhio che tutto vede; il vaccino obbligatorio.. era il virus 6s6;
l'ambiente era in gran parte occupato da quelli che sembrano strani macchinari alieni; cubi deformi, leve dall'ergonomica non umana, oggetti di forma bizzarra e variegata, bottoni autoilluminati, erano ovunque lungo la parete sinistra e nella parte centrale di quell'assurda caverna rosa appiccicosa, disposti su tavoli ovali che facevano parte dell'intera struttura carnosa in quanto uniti al pavimento; tutto l'ambiente era silenzioso e pervaso dalla bizzarra luminescenza rosastra;
"devo cercare tra i macchinari quello strano oggetto, deve trovarsi qui.. questo posto l'ho già visto.." disse puck muovendosi impavido all'interno dell'ampio locale con il jo in pugno; l'enorme mole del chimerico contrastava con la statura media degli altri componenti del gruppo; era più alto di 2 metri e molto corpulento; nessuno avrebbe mai immaginato, che quel pandoide, fosse capace, alla bisogna, di muoversi veloce come un puma e in modo altrettanto letale;
snake e reyna, guardinghi, si muovevano prudentemente all'interno della sala, armi in mano; snake impugnava un grosso coltello che si era autofabbricato, preferendo sempre, in situazioni di combattimento, il corpo a corpo; scrutava attentamente ogni angolo della stanza con l'occhio destro, quello non bendato; reyna invece, era pronto a far esplodere i pallettoni del suo shotgun canne mozze; avanzava lentamente, circospetto, in cerca di ipotetiche minacce, striscianti e tentacolose;
bash e radical ed sembrano irrefrenabilmente attratti dai macchinari alieni e tecnologici; radical ed, aveva estratto alcuni spinotti dai suoi tecnovisori per cercare di interfacciarvisi, mentre gli occhi di bash, da dietro la visiera del casco, si muovevano curiosi e giocosi in cerca di comprensione;
passarono pochi e lunghi attimi, carichi di tensione, poi accadde... ovunque intorno a loro, sulle pareti carnose e pulsanti delle sala comparvero bizzarri e sinistri bulbi oculari luminosi; raggi blu elettrici tagliarono l'aria ovunque nella sala; centinaia, forse migliaia di occhi autoluminosi spiavano il drappello, da sinistra, da destra, da sopra, da sotto, erano dappertutto;
"edward! cosa hai combinato?!" urlò reyna verso il giovane hacker;
"ed non ha fatto niente! ed non ha fatto niente! ed sta solo giocando!" rispose radical ed, scuotendo la testa;
"ho trovato quello che cercavo gente!" urlò puck che stava ravanando vicino a uno dei tavoli ovali; aveva in mano qualcosa che assomigliava a un'arma, ma anche a qualcosaltro, qualcosa di antico, sembrava una vecchia cinepresa, appartenente forse a una tecnologia di secoli passati; c'era un meccanismo vicino all'impugnatura che ricordava un grilletto;
apparve all'improvviso.. dal fondo della stanza; uscita da uno dei budelli più lontani, che dipartivano dall'enorme sala, perdendosi nella struttura del forte; una creatura antropomorfa, soleva avanzare inesorabilmente verso il drappello dei ribelli decoder; come scivolando sul pavimento appiccicoso, lasciava dietro di sè una specie di bava, o forse era solo un'illusione ottica; il corpo nascosto sotto una tunica nera, la testa sferica, più grande di un normale viso umano e completamente ricoperta di grossi occhi dalle pupille rosse; solo sulla facciata anteriore della testa, se ne potevano contare circa una ventina; aveva qualcosa di alieno e tecnologico in mano, una sorta di tridente, le cui punte, diffondevano luce bianca e elettrica, nell'ambiente circostante;
l'essere in tunica nera, dai cento occhi rossi, era tutto fuorchè amichevole; bizzarre scintille iniziarono a scoppiettare e crepitare rumorosamente sulle punte del tecno-tridente; reyna e snake scattarono all'istante, senza pensarci un attimo; il centauro brizzolato spostandosi lateralmente e cercando riparo dietro un tavolo di materia carnosa, esplose una nuvola di pallettoni verso lo strano essere; snake sopraggiunse subito dopo, per cercare l'affondo con il grosso pugnale; puck poggiò l'oggetto appena trovato sul tavolo rosa appiccicoso e riprese il jo; lo roteò sopra la testa per calarlo ferocemente dall'alto verso il basso sulla testa dell'aberrante creatura; pallettoni, coltello e bastone andarono tutti a vuoto; snake ebbe come la sensazione di aver attraversato il corpo del sacerdote alieno senza lederlo;
"è un illusione!" disse bash, lanciandosi in un budello laterale che si apriva nella parete destra; "vado a prenderlo!!"
in quell'istante, accadde l'inevitabile; furibondi strali energetici esplosero dal tridente dell'essere investendo furiosamente puck, snake e reyna; i tre vennerò sbalzati in modo violento contro le pareti dell'ampio ambiente; rimasero qualche secondo sospesi vicino le mura di carne pulsante dell'enorme sala mentre l'energia furiosa dell'attacco attraversava il loro corpi, tormentandoli;
caddero sul pavimento appiccicoso tramortiti e fumanti, mentre l'essere dai cento occhi, metteva davanti a sè quello strano strumento, come raccolto in preghiera, aspettando che si ricaricasse;
"ed sta solo giocando, ed sta solo giocando!" il giovane hacker vagava all'interno dello strano sistema informatico del forte, superando firewall alieni e ids (intrusion detection systems) programmati da entità sconosciute e maligne o da qualche spietata ia;
pochi attimi e bash, dopo aver percorso il budello, si ritrovò in una stanza circolare; uno strano ammasso carnoso rosa e pulsante luce sinistra occupava il centro dell'ambiente; con la katana gbe in mano bash entrò e si avvicinò alla cosa; aveva fatto pochi passi all'interno della sala quando sentì un agitazione psichica; come qualcosa che faceva pressione contro la sua mente; sentì nascere dentro di sè una forza violenta unita al desiderio di proseguire; resistette; era combattuto tra il desiderio di rimanere dove era e il timore di sentirsi perduto; una volta fatto il primo passo, il secondo sarebbe venuto con estrema facilità. la sua volontà sarebbe stata distrutta e la cosa avrebbe disposto completamente di lui;
la sua gamba destra si muoveva indipendentemente dalla sua volontà. poi il piede sinistro incominciò a muoversi verso l'ammasso carnoso. gocce di sudore apparvero, sotto il casco, sulla fronte di bash; mentre combatteva a ogni passo. avanzava in una spirale antioraria che lo chiamava. al momento attuale esistevano solo due cose, lui e la cosa carnosa, fonte di luce rosa pulsante. ora iniziava ad essere molto vicino alla creatura. la sua concentrazione lasciò il posto all'emozione che lo fece quasi soccombere alla pressione dell'altra volontà. barcollò quando scorse il mucchio di scheletri che giacevano sotto quella cosa. gli sembrò che man mano che si avvicinava diventasse più grande e la luce che emanava fosse sempre piu diffusa. provò a resistere colpendo l'ammasso con la katana gbe; gocce di liquido apparvero sulla superfice carnosa, ma la forza psichica dell'essere non sembrò diminuire; sentiva che
la creatura lo bramava, cercava di indietreggiare tirando frenetici calci alle ossa degli scheletri. era ormai vicinissimo. senti le forze mancargli; era sempre piu difficile pensare con lucidità; il piede e parte della gamba sinistra vennerò inglobate dall'aberrante massa rosa; il torpore si propagò velocemente dal piede verso la gamba e poi verso la schiena e poi lungo il braccio; gli risultava difficile sollevare la mano sinistra; era ormai sotto il controllo totale della cretura; poi accadde, ci fu una fortissima scossa tellurica, venne sbalzato all'indietro e cadde sul pavimento appiccicoso; fu in quell'attimo che riuscì a tornare in sè e ad arretrare velocemente per voltare velocemente le spalle alla creatura rosa e scappare;
"colpite gli occhi sulle pareti!!!" urlò il chimerico dopo essersi rialzato; roteò vorticosamente il jo e colpì la parete di carne costellata di occhi blu elettrico;
un glitch; un transiente aperiodico e improvviso nell'immagine del sacerdote, un fugace disturbo che produsse una piccola distorsione nella figura sinistra dell'essere dai cento occhi rossi; per un attimo il sacerdote si contorse dal dolore;
quella cosa confermò fortemente la teoria del panda; aveva colpito la parete e in qualche modo ferito l'essere che aspettava, in religioso raccoglimento, la ricarica dell'arma;
snake e reyna capirono al volo; il soldato orbo si scagliò con il grosso pugnale contro gli occhi luminosi; reyna ruotò il canne mozze verso le luci blu elettrico e esplose furiosi pallettoni;
altri glitch, l'immagine del sacerdote traballò, mentre questi si piegava in due dal dolore;
"lo stiamo ferendo!" aggiunse il panda urlando;
ma il tridente crepitò e esplose altre tre strali energetiche; puck, snake e reyna volaro per metri all'indietro, mentre la furibonda energia li attraversava devastando il loro corpo; urlarono accasciandosi; le prossime scariche sarebbero state fatali; il sacerdote era nuovamente raccolto, aspettava la ricarica energetica di quella terribile arma; passarono pochi istanti, i tre decoder provarono a rialzarsi tramortiti; il tridente del sacerdote dai cento occhi, iniziò nuovamente a crepitare; sarebbe stata la fine...
"ed gioca, ed sta solo giocando! ed gioca!!" una porta si era aperta, l'ultimo accesso, il buffer overflow, il payload era quello giusto, aveva il controllo! accesso root! "ed ce l'ha fatta!! ed ce l'ha fatta!!" l'hacker aveva l'accesso totale al sistema; gli occhi blu elettrico si spensero all'improvviso, il sacerdote scomparve... e tornò la luminescesa rosa pulsante; "evviva!! evviva!!" gridò il giovane hacker; erano salvi;
silenzio alieno e ronzante; puck, snake e reyna si rialzarono a fatica, fumanti e avvolti dalla luminescenza che si diffondeva dalla materia pulsante appiccicosa; passaro diversi attimi; puck recuperò l'oggetto alieno dal tavolo carnoso e si riunì ai compagni del collettivo;
la furibonda scossa di terremoto sorprese tutti arrivando improvvisa; passarono pochi istanti, ci fu una nuova scossa e bash emerse dal budello carnoso laterale;
"cosa sta succedendo?! andiamo via da qui!!" disse l'uomo con il casco e la katana in mano;
la terza scossa di terremoto, poi l'essere emerse da uno dei budelli più lontani;
era una cosa terribile, indescrivibile, più grande di uno scarabeo alterato gigante o di un costruttore miriapodico; mutava nelle dimensioni, una congerie informe di bolle protoplasmiche, fiocamente autoilluminate, con miriadi di occhi temporanei che si facevano e si disfacevano come pustole di luce rosa e rossa su un muso che occupava tutto lo spazio e che si precipitava furioso verso il gruppo di avventurieri, schiacciando qualsiasi cosa invesstisse; scivolando inesorabile sul pavimento di carne rosa pulsante;
tutto l'ambiente iniziò a vibrare, ma non era il mostro a farlo vibrare; era come se qualche strano meccanismo, un motore, un dispositivo alieno si fosse attivato;
"andate via da qui!!" urlò il subcomandante akira basho
puck, snake, ed e reyna corsero via, verso il budello carnoso di entrata, verso l'uscità del forte;
bash rinfoderò la katana, ed estrasse la pistola gbe, attivando l'emettitore gravitazionale; il mostro avanzava come una valanga di merda, la struttura del forte traballava sotto i suoi piedi; il gbe avrebbe potuto far crollare tutto e seppellirlo sotto le macerie; bash sparò incurante delle conseguenze; il braccio, per il forte rinculo, quasi gli si strappò partendogli all'indietro; il proiettile gravitazionale esplose dalla terribile arma e impattò contro quella massa informe e aberrante; l'esplosione fu fragorosa e impressionante; l'onda d'urto micidiale; bash venne sbalzato all'indietro contro la parete carnosa; fiammate e fumo, oggetti carnosi arrostiti e fumanti; la luce rosa si attenuò nella confusione; bash si riprese e iniziò a correre, nell'oscurità fumosa, verso l'uscita, mentre il forte era sconquassato dalle scosse telluriche;
in qualche modo la materia carnosa che inglobava tutto il fabbricato aveva minimizzato i danni dell'esplosione; l'intera struttura del fortino continuava a vibrare; sembrava come se si stesse sollevando dal terreno; il mostro, interdetto per pochi momenti, riprese il suo devastante avanzare; era ancora vivo e affamato di distruzione; continuò a inseguire bash, cambiando la sua forma per attraversare gli stretti budelli; ancora pochi attimi e lo avrebbe raggiunto; bash arrivò correndo all'uscita e saltò nel vuoto; il forte si trovava ora a 30 metri dal pavimento di megaplast, come fosse una navicella spaziale in partenza per lo spazio siderale; bash si voltò, roteando in volo, mentre il mostro avanzava per uscire dalla struttura e esplose un'altro colpo dalla pistola gbe; il boato fu terribile; l'onda d'urto investì tutti inesorabilmente; puck, ed, snake e reyna vennero sbalzati all'indietro; la struttura del fortino volante venne devastata e il mostro forse bloccato o ucciso dal proiettile gravitazionale; quella strana astronave di carne rosa pulsante, si allontanò, verso la lontana volta della gigantesca grotta di metallo; il livello 71337 tornò a ronzare silenzioso; i decoder erano ancora vivi;